REPORTAGE ESCLUSIVO: Le torri del vento

Le torri del Vento a Yazd – IRAN

by Amedeo Doda

L’Iran è un Paese che raramente viene incluso nella lista dei desideri come destinazione dove trascorrere una vacanza. Nel mondo occidentale, Italia inclusa, esiste una visione prevenuta e assolutamente errata sul come classificare questo incredibile Paese medio-orientale.
La principale ragione è costituita dalle errate e fuorvianti notizie che vengono propinate dagli organi di informazione istituzionali del nostro governo; tant’è che non appena avevo manifestato l’idea di avventurarmici, iniziò una concreta preoccupazione nei riguardi della mia futura salute da parte di coloro che seguono virtualmente le mie avventure intorno al mondo.
Lasciando da parte le ragioni politico-economiche che lo riguardano e in parte lo affliggono, che da sole aprirebbero un capitolo a se, precisiamo che l’Iran è un paese di una certa estensione, per cui è impossibile pretendere di poterlo visitare interamente nel ristretto spazio di sole una o due settimane; a meno che non decidiate di trascorrere la maggior parte del vostro tempo sul sedile di un mezzo di trasporto.

Nei due mesi che vi ho dedicato sono riuscito a ricreare un’itinerario abbastanza peculiare anche se non sufficientemente completo. Di tutti i luoghi da me visitati, Yazd e’ stata forse la città iraniana che più mi ha impressionato e il cui ricordo rimane indelebile nella mia mente.

Le sue innumerevoli “wind towers” ovvero le torri del vento, dominano ovunque l’intricato e quasi labirintico centro storico.
Il color sabbia che caratterizza in modo pittoresco il paesaggio urbano, le mura medievali, senza dimenticare la sua particolare collocazione in prossimità del deserto, conferiscono a Yazd un fascino di cui e’ impossibile non rimanerne ammaliati.

La città è nota per la sua architettura tipicamente persiana è costituita da tutti gli edifici in adobe (costruiti interamente con argilla impastata a paglia), incluse le torri che catturano il vento che svettano praticamente ovunque. Badghir è il nome iraniano con cui vengono chiamate queste torri, hanno una tradizione antichissima, e il loro utilizzo riguarda la termo-ventilazione di edifici come cisterne, ghiacciaie, caravanserragli e non ultimi palazzi e abitazioni.

Utilizzate per secoli in particolar modo nelle zone più aride e calde del Paese, ebbero un rapido sviluppo architettonico arrivando a diffondersi dapprima nelle altre regioni e successivamente in altre zone del Medioriente. Pur non conoscendo l’esatta datazione dalla loro creazione si presume che le prime torri risalgano all’ XI sec., mentre le più antiche sopravvissute ai giorni nostri sono del XIV sec.

Si pensa che in Yazd esistano non meno di 180 torri del vento, molte delle quali ancora in uso.

Il Badghir, tecnicamente, permette di incanalare dalle feritoie verticali site nella sommità l’aria portata dai venti del nord e diffonderla nelle stanze degli edifici sottostanti.

Per contro, durante le giornate più calde e in assenza di vento, la stessa torre permette all’aria calda imprigionata negli edifici di uscire seguendo lo stesso tragitto. Spesso i Badghir sono presenti in coppia cosi che’, mentre una torre incanala il vento, l’altra funge da camino, determinando cosi un flusso continuo.

Nel corso del tempo la tecnica di costruzione si è evoluta introducendo non solo un maggior numero di feritoie, ma aggiungendo interessanti motivi decorativi. Le torri possono essere a pianta rettangolare, esagonale e addirittura ottagonale come il Badghir presente nella villa di Bagh-e-Dowlatabad la cui altezza è di 33,8m.; ovviamente il maggior numero di lati permettono di catturare il vento da piu’ direzioni rendendo il risultato ulteriormente migliore.

La ventilazione naturale, quindi, non richiede alcun meccanismo particolare, è sufficiente una velocità del vento superiore ai 2,5m. al secondo per far si che il processo stesso inizi. Per concludere, la loro dimensione, il loro numero, la ricchezza delle loro decorazioni, indicavano inequivocabilmente la ricchezza del loro proprietario.

Iran è un Paese da scoprire non solo per le sue Torri del Vento, ma innumerevoli altre ragioni, ognuna delle quali vi farà apprezzare questa perla del neppure troppo lontano Medioriente.

Testo e foto di Amedeo Doda, courtesy by A.N.L.

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