In viaggio ai confini del Mondo: Kho Phayam (Thailandia)


In viaggio ai confini del Mondo: Kho Phayam (Thailandia) by  Amedeo Doda

Chissà se a qualcuno capiterà mai la buona sorte di approdare, un fausto giorno delle vostre vacanze, sulle coste di questa piccola isola del Mar delle Andamane nel sud della Thailandia. Dato l’inevitabile e splendido impatto iniziale, certamente non sarà necessaria una lunga riflessione per giungere alla ovvia conclusione di poter prolungare il proprio soggiorno in loco di qualche giorno, sempre che il tempo a vostra disposizione ve lo consenta. 

In Thailandia c’è un’isola per tutti i gusti: quella per fare festa come Ko Phangan e Ko Phi Phi e poi ci sono isole meno appariscenti e dall’atmosfera più discreta, che però conservano il fascino della vera Thailandia, dove assaporare la deliziosa intimità del luogo lontano da ogni chiassoso trambusto. 

Ecco! Ko Phayam fa parte di queste ultime, sperando che, a differenza delle sue più famose sorelle, possa mantenersi tale ancora a lungo nel tempo. Più piccola della vicina Kho Chang dalla quale dista soli 4 Km e ad una trentina di Km da Ranong, della cui provincia fa parte, la si può raggiungere via mare tramite slow boat in due ore con un costo di 200 bath, ovvero poco meno di 6 euro o con lo speed boat in circa un’ora aggiungendo alla spesa l’inezia di un euro e mezzo. 

L’isola si presenta come era Kho Samui o Kho Phi Phi trent’anni fa, prima del selvaggio e devastante sviluppo alberghiero. Qui non ci sono macchine, per cui è percorribile lungo le strette stradine lastricate solamente in scooter, presenti in numero nemmeno troppo eccessivo, e in bicicletta; la prima noleggiabile con una spesa di 150 bath (4,50 euro) al giorno. Molti turisti, tuttavia, scelgono di percorrerla tranquillamente a piedi, raggiungendo con facilità ogni punto dell’isola. 
La benzina che ha un costo di 40 bath (1,17 euro) viene venduta in bottiglie da litro in vetro lungo la strada. 
Le due spiagge principali sono quella di Ao Yai, conosciuta anche come Long Beach, e quella di Ao Kao Kwai detta Buffalo Bay, si tratta di due idilliaci litorali di sabbia finissima bianca all’interno di una baia che permette di contenere il moto ondoso al punto di sembrare una tranquilla piscina naturale di acqua cristallina dove immergersi è una vera delizia; imperativo avere con sè maschera e pinne per godere dell’abbondante presenza di vita sottomarina brulicante di coralli e pesci d’ogni specie. La spiaggia più grande è quella di Ao Yai con i suoi 3 km di lunghezza, anche in piena stagione turistica non vi sembrerà vero di poterla condividere con poche altre decine di persone. 

Altre belle spiagge degne di nota sono situate lungo la costa ovest come Heaven Beach, con la sua acqua verde trasparente e le sue mangrovie, e da lì poco lontano c’è Monkey Bay, una piccola baia che si raggiunge percorrendo un accidentato sentiero, circondato da una giungla rigogliosa dove, oltre le scimmie, c’è chi sostiene non sia difficile l’incontro con qualche serpente… comunque tranquilli, io non ne ho visto nemmeno l’ombra. Un consiglio: se decideste di fermarvi a Kho Phayam abbastanza del vostro tempo, non buttate via il vostro danaro acquistando i tours intorno all’isola poichè tutti i punti di maggior interesse sono facilmente raggiungibili ad una distanza massima di 6 Km dal villaggio del porto. Kho Phayam riserva diversi segreti da scoprire per chi ha un minimo di spirito di curiosità. Tra questi c’è Ko Kham, una vicinissima isoletta che si gira in 10 minuti. Da 6 anni è affittata a un tal Lorenzo, che insieme a un eremita giapponese e qualche capra ne sono gli unici inquilini! Data la vicinanza l’isola è raggiungibile a nuoto, in Kayak, o camminando per pochi minuti con la bassa marea; cosa che comunque non ho fatto per l’assoluta mia ignoranza sul funzionamento dei flussi e riflussi delle maree. 

In Kho Phayam il ritmo della vita, come noi la conosciamo, si riduce in modo impensabile; quindi un autentico toccasana per dimenticare lo stress di cui molte persone sono afflitte per quasi tutta la durata dell’anno. Sull’isola non ci sono catene tipo 7 Eleven, McDonald’s e neppure banche o bancomat, per cui è bene approvvigionarsi dei bath necessari o avere con sè euro o dollari facilmente convertibili in moneta locale in quel paio di uffici di cambio, spesso situati all’interno di qualche negozio o agenzia di tour operator. 

Tuttavia tranquilli perchè non vi troverete isolati dal mondo poichè il servizio internet è completamente attivo e offerto presso qualsiasi sia la vostra location.

A Kho Phayam dovrete dimenticare ogni tipo di sciccheria; i non molti ristorantini presenti, spesso non sono altro che poco più d’una capanna di bambù, però vi assicuro che il cibo è assolutamente ottimo e genuino; potrete facilmente trovare piatti di autentica cucina Thai partendo da 60 bath in su. Qui dovrete dimenticare le lunghe file di sdraio ed ombrelloni; qui è sufficente una stuoia o un’asciugamano e, se si desidera, trovare l’ombra sotto le palme o gli alberi di casuarina che circondano abbondantemente le varie spiagge. 
Appena sbarcati, sul molo verrete accolti da moto-taxisti riconoscibili dai loro giubbotti rossi o blu che con 70 bath (2,00 euro) pronti a trasportarvi ovunque desideriate trascorrere il vostro soggiorno. Era la prima parte di febbraio quando ho fatto conoscenza con Kho Phayam, quindi in piena stagione turistica e ricordo bene la malcelata goduria che  provai quando, ancora sullo slow boat, mi stavo avvicinando all’isola, infatti era chiara l’assoluta assenza di complessi alberghieri; solo qualche gruppo di bungalows e capanne sparsi qui e là quasi mimetizzati tra la vegetazione e nessun edificio che superasse i due piani; il tutto immerso nella pace e nel verde delle rigogliose colline. Una volta sceso sul molo ho dovuto percorrere meno di cento metri per raggiungere il Phayam Hostel precedentemente prenotato in booking, che con la spesa di 200 bath (poco più di 6 euro) a notte, mi ha ospitato per i miei sei giorni di fantastica permanenza. 

Per coloro che sono abituati alla vacanza di mare circondati da ogni confort e per gli amanti della movida, forse le caratteristiche di Kho Phayam non rientreranno nei propri favori, però per coloro a cui piace trovare il paradiso perfetto immersi nella più idilliaca quiete, ebbene Kho Phayam potrà essere la vostra prossima scelta; questo è assolutamente certo. 

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La foto gallery è di Amedeo Doda.


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