Ferragosto australiano: Amyl and The Sniffers al Parco della Musica

Amyl and The Sniffers + Mini Skirt – Parco della Musica, Padova – 15.08.2023

Serata interamente all’insegna del Punk di matrice Aussie per un insolito Ferragosto quella che ieri ha visto un nutrito pubblico, già sufficientemente riscaldato per via dei festeggiamenti ferragostani, riversarsi al Parco della Musica di Padova per assistere all’esibizione degli australiani Amyl and The Sniffers con i Mini Skirt a fare da spalla.

Al punk veloce dei Mini Skirt di Byron Bay è affidata quindi la mezz’ora di apertura della serata nella quale la presenza scenica e il cantato del vocalist Jacob Boylan si caratterizzano particolarmente. Da segnalare che per il set dei Mini Skirt è stata utilizzata la batteria degli headliner.

Dopo un veloce cambio palco, introdotti dalle note di Without Me di Eminem, salgono finalmente sul palco Amyl and The Sniffers. Il quartetto di Melbourne sta girando il mondo da due anni per promuovere il loro ultimo album Comfort to Me, pubblicato a dire il vero già nel 2021, ed è alla sua seconda visita in Italia dopo quella dello scorso anno.

L’inizio al fulmicotone con Control, Freaks To The Front e Got You fanno ben intendere la piega che prenderà la serata. I riff di chitarra di Dec Martens, la batteria forsennata di Bryce Wilson e il basso cadenzato di Gus Romer si riversano sul pubblico assieme ai watt dell’impianto audio.

E poi c’è lei: Amy Taylor, la ragazza cattiva del Rock ‘N’ Roll. Amy è il catalizzatore della band e da sola si prende praticamente tutta la scena, tanto che è quasi impossibile staccarle gli occhi di dosso. Si presenta in scena con un pantaloncino di maglia corto e super aderente, con il seno costretto in una fasciatura in nastro-scotch di colore giallo che a un certo punto rischia anche di disfarsi, tanto da necessitare di essere rattoppato proprio nel bel mezzo di un pezzo

Sfrontata, ammiccante, irriverente e imprevedibile. Amy sa essere dolce e sguaiata, grezza e sensuale allo stesso tempo. Per tutto il concerto salta come una forsennata da una parte all’altra del palco buttandosi a terra, sopra i ventilatori, scendendo tra il pubblico e infilandosi tra i tralicci della struttura. Tutto ciò tra un headbanging forsennato, uno sputo o una posa provocante. La cantante è una moderna Wendy O. Williams che mostra al pubblico muscoli, dito medio e lingua in continuazione che neanche Gene Simmons. Una pila inesauribile di combustibile nucleare pronta a incendiarsi quando meno te lo aspetti.

Le canzoni scorrono così, veloci e senza pause con reggiseni che dal pubblico arrivano sul palco e un intramezzo che vede il cantante dei Mini Skirt raggiungere Amy per accompagnarla su Balaclava Lover Boogie con tanto di girotondo che rischia di fare cadere entrambi a terra.

Con Knifey si chiude al meglio il concerto di Amyl and The Sniffers, dopo un’ora secca di pura energia che lascia il pubblico provato ma appagato. Non passano cinque minuti che Amy Taylor è di nuovo sulle transenne per selfie e autografi con tutti, a dimostrare anche un altro aspetto del suo carattere: la disponibilità e l’affetto per il pubblico.

Testo e foto di Andrea Compagnin, courtesy by A.N.L. 2023

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